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Alba sulla Pania della croce dopo una notte in tenda |
L'alba di stamattina sulla vetta della Pania della Croce oltre 1800 mt s.l. - Sono partito ieri per fare trekking e mi sono ritrovato a fare alpinismo salendo la vetta dal rifugio del Freo (1100 mt. s.l.).
Dettagli:
partenza dal parcheggio di Pruno (LU) 400 mt. s.l. alle ore 10,40 del 13 Agosto 2015. Comincio a salire dal bosco di castagni quando un forte fruscio proveniente da un cespuglio 8 metri davanti a me riaccende la paura per le mie precedenti situazioni con i cinghiali (vedi post precedenti) e nel dubbio esco dal sentiero, un rovo mi lascia una spina nel polpastrello dell'indice della mano destra che estraggo con i denti e raggiungo così il sentiero più a monte.
Indosso pantaloni lunghi anche se è un caldo bestiale intorno ai 28 gradi e ad un certo punto me li sento tutti bagnati dietro dal culo fino a dietro le ginocchia, non umidi ma letteralmente mezzi e penso "caxxo questo non è sudore, si deve essere rotta la sacca da tre litri di acqua che tengo dentro lo zaino collegata ad una cannuccia", sbagliato! Era proprio sudore!
Continuo a salire sugli alpeggi, raggiungo prima il Passo dell'alpino e successivamente il rifugio del Freo alle 14,40. Sosta di rifocillamento e approvvigionamento acqua.
Alle 15,40 parto alla volta della vetta della Pania della Croce, il percorso è segnalato come EE (per escursionisti esperti) con un tempo di percorrenza segnalato in 1 ora e 50, io che sono EUS (esperto una sega) ci ho messo oltre